Alla scoperta del vino bianco marchigiano
Ah, il Verdicchio di Matelica, un vino che si fa notare! Parente/fratello del più famoso Verdicchio dei Castelli di Jesi, è un vitigno bianco delle Marche che trova la sua dimora nelle colline ondulate di questa regione, in una zona molto interna quasi al confine con l’Umbria. Tieni conto anche che la valle di Matelica è l’unica dell’Appennino Adriatico orientata Nord-Sud e non Est-Ovest, influendo in modo determinante sull’evoluzione dell’uva.
Cosa sappiamo delle sue origini? Non tantissimo, ma di sicuro bisogna andare nei tempi antichi, quando le viti si godevano l’ombra delle imponenti rovine romane. Si dice che i Romani stessi si siano innamorati di questo vino e lo abbiano reso una delle bevande preferite dell’epoca.
Tornando a Matelica, piccola cittadina e perla delle Marche, vanta orgogliosamente un’area di circa 200 ettari dedicata a questo vitigno. È qui che i vigneti si estendono, baciati dal sole e dalle brezze fresche che soffiano dalle montagne circostanti. Questa zona è rinomata per il suo microclima unico, che dona al Verdicchio di Matelica DOC un carattere distintivo. Le temperature miti durante il giorno e le fresche serate consentono alle uve di maturare lentamente, sviluppando complessità e freschezza ed una propria identità.
Se parliamo di identità, il Verdicchio di Matelica è noto per il suo colore paglierino brillante e i suoi riflessi verdognoli che scintillano nel bicchiere come un sottile raggio di sole. Al naso, ti accoglie con una sinfonia di profumi freschi e fruttati, che vanno dall’arancia all’albicocca un po’ acerba, con un tocco di erbe aromatiche.
Ma non pensarci nemmeno di bere il Verdicchio di Matelica freddo come una montagna di ghiaccio! Questo vino ha bisogno di essere apprezzato al meglio, e la sua temperatura di servizio ideale è tra i 10 e i 12 gradi. Quindi, sii gentile con il tuo Verdicchio e concedigli il trattamento che merita!
Puoi gustartelo dell’ultima annata, ma il Verdicchio di Matelica è uno di quei vini bianchi a cui piace il tempo e qualche anno di riposo non gli fa male, anzi conferiscono una maturità ed una complessità maggiore.
Se poi cerchi un gusto più corposo, le Riserve del Verdiccio di Matelica DOCG (solitamente con qualche affinamento in più nel legno) vanno in quella direzione. Se invece vuoi scoprire l’unicità del vigneto non è difficilo trovarlo da singolo cru (noi ti consigliamo il Verdicchio di Matelica Vigneto Fogliano 2020 di Bisci) e anche da spumantizzato comincia a dare vini interessanti (prova l’extra brut Verdicchio di Matelica di Bisci).
Quindi, se sei alla ricerca di un vino che abbia storia, personalità e sapore, il Verdicchio di Matelica fa per te.
Su vinodalproduttore.it trovi quello di Bisci, azienda famigliare che ha creduto fin dal 1972 nelle potenzialità di questo vitigno. A conduzione biologica e coltivato tra i 320 e 370 metri sul livello del mare, è disponibile in diverse versioni, dal Verdicchio di Matelica base, alla versione magnum ed alla Riserva per scoprire la vera essenza del Verdicchio di Matelica.