Metodo Classico Rosé Nature “Cuvée Maria Vittoria” – Rainoldi

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Tutti conoscono la Valtellina per i suoi straordinari vini rossi, ma in questo splendido territorio alpino, si producono anche ottimi spumanti Metodo Classico da uve nebbiolo. E’ il caso del Rosé Nature “Cuvée Maria Vittoria” Millesimato di Rainoldi. Un vino prodotto in poche centinaia di bottiglie, che rappresenta una vera eccellenza dell’Azienda. Un Metodo Classico di grande finezza ed eleganza, dedicato a chi ama scoprire le più vere e preziose espressioni di un terroir ed è alla ricerca di “bollicine” di classe, che sappiano regalare emozioni gustative uniche e particolari.

Viticoltura di montagna
I vini Rainoldi, nascono nel terroir alpino della Valtellina. La valle, percorsa dal fiume Adda, ha la particolarità di essere orientata da est a ovest, diversamente dalle altre valli alpine, che hanno generalmente un orientamento nord sud. Il versante nord, esposto a mezzogiorno, accoglie oltre 850 ettari di vigne.  La coltivazione della vite è resa possibile dal particolare microclima, caratterizzato da un forte irraggiamento solare. Le Alpi Retiche, proteggono la valle dai venti freddi del nord e il lago di Como contribuisce a mitigare le temperature grazie alla breva, il vento tiepido che dalla primavera alla fine dell’estate tiene le viti sempre asciutte e sane. Le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, permettono di avere grappoli sani e uve con ricchi corredi aromatici. La montagna è stata plasmata da una viticoltura eroica, che grazie al duro lavoro dell’uomo, ha strappato alle rocce scenografici terrazzamenti e balzi scoscesi, sostenuti da muretti a secco. Una coltivazione verticale, che sfrutta ogni fazzoletto di terra incastonato tra le pareti delle Alpi. Un paesaggio straordinario che rende unici i vigneti della Valtellina. Ancora oggi la vendemmia è fatta a mano e l’uva portata in cantina percorrendo ripidi sentieri o scale, che s’inerpicano in montagna. Il suolo è stato generato dalla lenta degradazione di rocce di varia composizione e provenienza, con prevalenza di graniti, che danno una connotazione acida ai terreni. Si tratta di un suolo sabbioso e limoso, ricco di scheletro, molto permeabile e quasi totalmente privo di calcare. Allo strato coltivabile di limitata profondità, fa subito seguito la roccia viva con la sua straordinaria ricchezza e varietà minerale. Il vitigno principe della valle è il nebbiolo, localmente conosciuto come chiavennasca. In valle sono inoltre presenti altri vitigni autoctoni a bacca rossa, come pignola, rossola e brugnola.

Storia e tradizione
La famiglia Rainoldi, fin dalla fine del 1800 produceva e commerciava granaglie in Valtellina. Proprietaria dell’unico mulino della zona, macinava frumento e mais e barattava le farine con altri prodotti locali. La necessità di svincolarsi dalla stagionalità autunnale dei prodotti, condusse Giuseppe Rainoldi a intraprendere la strada della viticoltura. Sarà il figlio Aldo a dare impulso all’attività, creando nel 1925 la Casa Vinicola Rainoldi. Cominciò così l’avventura della commercializzazione del vino in Lombardia e in Svizzera con piccoli fusti di castagno. All’inizio, la vendita del vino in bottiglia rappresentava solo una piccola quota della produzione, riservata ad amici e intenditori, ma a partire dagli anni ’50, l’imbottigliamento diventò la parte preponderante dell’attività, relegando il vino sfuso a un ruolo via via sempre più marginale. Negli anni sessanta, l’Azienda si è aperta anche al mercato estero sia in Europa, che in Stati Uniti, Canada e Giappone. E’ stato l’inizio dell’espansione e internazionalizzazione, che prosegue ancora oggi. Negli ultimi decenni, l’Azienda è cresciuta e si è modernizzata, ma è restata fedele all’idea di coniugare sempre la qualità dei vini con il rispetto della natura e dell’ambiente alpino. Con oltre nove ettari di vigneto gestiti direttamente e con il prezioso contributo di oltre settanta conferenti di fiducia, la Casa Vinicola Rainoldi produce i vini delle principali denominazioni della Valtellina: Rosso di Valtellina Doc e Valtellina Superiore Docg, dalle sottozone Grumello, Inferno, Sassella, Sforsat di Valtellina Docg, Sauvignon Blanc e un piccolo numero di bottiglie di Metodo Classico da uve nebbiolo.

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La produzione di spumante Metodo Classico da uve nebbiolo è il piccolo gioiello di casa Rainoldi. La “Cuvée Maria Vittoria” viene prodotta in edizione limitata di sole 800 bottiglie da 0,75lt e un centinaio di Magnum. Le uve provengono dai più vocati vigneti d’alta quota, coltivati a Ponte di Valtellina e Teglio, con esposizione sud a 600/700 metri sul livello del mare, su suoli di matrice sabbio-limosa, ricchi di minerali. La vendemmia dell’uva nebbiolo avviene verso metà ottobre. Dopo un’accurata raccolta e selezione manuale dei soli migliori grappoli, le uve sono sottoposte a immediato abbattimento della temperatura con ghiaccio secco e lasciate macerare al freddo per alcune ore. Segue una pigiatura soffice, che regala un mosto fiore dal colore rosa pallido. Si procede quindi alla fermentazione a bassa temperatura per alcune settimane. La vinificazione avviene in bianco, senza macerazione sulle bucce. Una parte del vino base matura in barriques di secondo e terzo passaggio per circa 4 mesi, mentre il resto della massa si affina in acciaio. In primavera viene creata la cuvée e si procede al tirage. Il vino riposa sui lieviti per almeno 60 mesi prima del dégorgement. Nel calice ha un bellissimo colore rosa antico, delicato e brillante. Il pérlage è molto fine, continuo e persistente. Il bouquet è ampio con profumi di fiori secchi, rosa e viola appassita, aromi fragranti di fragoline, lampone, piccoli frutti di bosco, con note di crosta di pane e nuances leggermente speziate. Al palato esprime una grande freschezza con frutto croccante, bella profondità gustativa, cremosa persistenza aromatica e finale piacevolmente sapido. Un Metodo Classico che unisce raffinata eleganza a struttura e complessità, ideale per accompagnare a tutto pasto una cena di pesce importante. Si esalta con guazzetti di crostacei, astice e aragosta, scampi in umido, brodetto di pesce delicato. Da provare con un tagliere di salumi del territorio.

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