Lo splendido scenario naturale delle Isole Eolie, schegge di vulcano tra il cielo e il mare, evoca assolati ricordi di antichi miti e leggende. Questo piccolo arcipelago siciliano non è famoso solo per le sue inestimabili bellezze naturali, ma anche per la secolare tradizione nel campo della viticoltura, che ancora oggi regala vini di straordinario fascino. La Tenuta di Castellaro produce alcune tra le etichette più prestigiose e interessanti dell’arcipelago. Il Sicilia Igt Bianco Pomice nasce dal blend di due vitigni tipici del territorio, la malvasia della Lipari e il carricante dell’Etna. Un calice dal bouquet elegante, con freschezza agrumata, suadente aromaticità e sapidità marina. Un vino solare, che sa di vento, mare e pietra, perfetta espressione del terroir, di uno degli angoli più seducenti e affascinanti del Mediterraneo.
La Tenuta di Castellaro
Tenuta di Castellaro si trova nella parte nord occidentale della splendida isola di Lipari. Il progetto nasce dal desiderio di produrre vini d’eccellenza in uno scenario naturale unico. Le Isole Eolie rappresentano un patrimonio d’inestimabile valore per i pregiati terreni d’origine vulcanica, la presenza di vitigni autoctoni d’antichissima tradizione, il clima mediterraneo caldo e ventilato. Il percorso è iniziato con il recupero di antichi terreni vulcanici, ormai incolti da lungo tempo, con l’intenzione di restituirli alla loro naturale vocazione viticola. Dopo un’attenta analisi di zonazione, è cominciato un lungo lavoro di selezione massale di vecchie viti di varietà autoctone, da sempre presenti sulle isole dell’arcipelago, in particolare la malvasia delle Lipari e il corinto nero.
Terroir e vigne
Le vigne sono coltivate ad alberello, con l’altissima densità di circa 9000 ceppi per ettaro, secondo la millenaria tradizioneintrodotta dai primi colonizzatori greci. Una scelta fedele alla storia del territorio, che implica una lavoro manuale e non meccanizzabile delle vigne, nel segno dell’assoluta qualità. Una viticoltura estrema, basata su una paziente opera quotidiana e un antico saper fare manuale, che si è tramandato di generazione in generazione, conservando la cultura e le più antiche tradizioni. Tutti i vigneti sono allevati secondo il protocollo dell’agricoltura biologica, nel massimo rispetto della natura e dello splendido e incontaminato paesaggio circostante. Le vigne della Tenuta di Castellaro si trovano in due zone particolarmente vocate dell’isola di Lipari, diverse per composizione dei terreni, tutti d’origine vulcanica. Le parcelle più grandi si trovano in località Castellaro, a circa 350 metri d’altitudine, con esposizione nord-ovest, rivolte verso le isole di Salina, Filicudi e Alicudi. Le altre vigne sono coltivate in contrada Cappero, a sud-est dell’isola, su una serie di magnifiche terrazze, che digradano ripide affacciandosi a strapiombo sul mare. Sono vigne che possono godere d’assolate esposizioni, di un clima sempre ventilato e mitigato dalle brezze marine. Grazie a queste condizioni, le uve arrivano a perfetta maturazione con corredi aromatici intensi, impreziositi dalle note tipiche del terroir vulcanico, ricchissimo di elementi minerali. La Tenuta di Castellaro possiede inoltre una parcella sull’Etna, nella pregiata zona di Passopiscaro, dove si coltivano i vitigni autoctoni carricante, nerello mascalese e nerello cappuccio.
La passione artigianale
L’accurato e severo lavoro in vigna, permette di avere sempre uve di ottima qualità, selezionate a mano e portate in cantina al perfetto grado di maturazione. La stessa attenzione per la tradizione e per la materia prima si ritrova nel lavoro in cantina, improntato al minimo intervento dell’uomo. Le fermentazioni sono avviate grazie all’utilizzo esclusivo di lieviti indigeni, che contribuiscono ad accentuare le caratteristiche tipiche e varietali dei vari vitigni, regalando note di terroir, assolutamente uniche e inimitabili.
La Cantina, un progetto ecosostenibile
La cantina è stata progettata in modo che tutti i processi di vinificazione e travaso possano avvenire per caduta, senza dover intervenire con l’ausilio di pompe o altri mezzi meccanici, in modo da poter preservare l’integrità e la pulizia dei mosti in modo naturale.
L’edificio è costruito secondo criteri bioenergetici, completamente interrato e con una torre del vento capace di sfruttare i freschi venti dominanti di nord-ovest per garantire una temperatura ideale a tutti gli ambienti. L’illuminazione degli spazi interni è fornita da camini solari, che restituiscono il fascino antico della luce naturale e permettono di avare un impatto ambientale ed energetico zero. Una scelta coerente con la visione di creare un’azienda perfettamente integrata nel contesto ambientale, che sia vera sintesi di tradizione e tecnologia al servizio di un territorio di grande bellezza e valore.
Sicilia Igt Bianco Pomice
I vini della Tenuta di Castellaro rispecchiano nel calice questa straordinaria attenzione alla cultura e rispetto del territorio e si pongono tra le eccellenze assolute dell’area. Spiccano per naturale eleganza, schiettezza gustativa, intensità aromatica e fedeltà varietale. Sono splendide espressioni di un terroir vulcanico dai tratti distintivi inimitabili. Il Sicilia Igt Bianco Pomice è un vino di grande fascino e personalità. E’ prodotto da un sapiente blend di malvasia delle Lipari (60%), che dona aromaticità e suadente armonia e carricante dell’Etna (40%), un vitigno di grande freschezza ed eleganza. Dopo la vendemmia manuale, con accurata selezione dei soli migliori grappoli, le uve sono avviate a una pressatura soffice. Le fermentazioni avvengono con lieviti indigeni, in vasche d’acciaio inox per la malvasia e in barriques di terzo e quarto passaggio per il carricante. Il vino matura poi sui lieviti per circa 6 mesi, con frequenti bâtonnage e viene imbottigliato dopo ripetuti travasi per garantire un illimpidimento naturale. Il colore è giallo paglierino con lievi riflessi verdolini. Il profilo olfattivo è caratterizzato da delicati profumi di macchia mediterranea, note agrumate, aromi fruttati, cenni di mandorla, sensazioni iodate e salmastre. Al palato si distende con grande armonia sottolineando il perfetto equilibrio tra la morbidezza fruttata e la vivace freschezza, attraversata da una nitida vena minerale. Il finale è sapido e di buona persistenza. Il potenziale d’invecchiamento di 4/5 anni. A tavola trova i migliori abbinamenti con antipasti di mare, primi e secondi piatti di pesce della cucina tradizionale siciliana.
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