Le uve vengono raccolte a piena maturazione di solito verso la terza settimana di ottobre, sottoposte a diraspatura e quindi il mosti viene lasciato a fermentare in vasca di cemento con lieviti indigeni senza aggiunta di solfiti. Non si effettua controllo termico durante la fermentazione in quanto sia la vinaccia che il cemento contribuiscono ad evitare bruschi innalzamenti termici, la temperatura di fermentazione si attesta intorno ai 18/20C°. Durante la fermentazione si effettuano dei rimontaggi per bagnare la vinaccia ed estrarre componenti aromatiche dalla buccia, e dei delestage per rompere il pacco vinaccia e omogeneizzare il prodotto. La malolattica è svolta durante la fermentazione ed è essa stessa spontanea. La macerazione delle bucce si protrae durante tutta la fermentazione, una volta conclusa si pressa la vinaccia e si ritorna in cemento fino a febbraio marzo senza alcun travaso e intervento di sorta. Il vino viene imbottigliato senza alcuna filtrazione finale e senza solfiti aggiunti.

Di colore giallo arancio intenso con riflessi aranciati brillanti, al naso è particolarmente complesso e ripercorre le note tipiche della buccia della Garganega con richiami alla scorza d’aranciae frutta a polpa gialla.

Al palato è di beva agile e avvolgente, nonostante la struttura importante.